Il soggetto del gradevole bassorilievo – che si trova nell’appartamento domestico del Palazzo vescovile di Imola – opera probabilmente di artigianato emiliano (Bologna?), fa riferimento alla cosiddetta immagine dell’Immacolata detta “della medaglia miracolosa”.
Medaglia miracolosa (o medaglia della Madonna delle Grazie, o medaglia dell’Immacolata) è il nome che la tradizione devozionale cattolica ha dato alla medaglia realizzata in seguito ai fatti del 1830 in rue du Bac, 140 a Parigi, che ebbero per protagonista santa Caterina Labouré, novizia nel convento delle figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli, la quale riferì di aver avuto delle apparizioni della Madonna. Gregorio XVI e Pio IX hanno fatto uso dell’effigie. Secondo quanto riferito da suor Labouré, questa medaglia sarebbe stata coniata dietro ordine esplicito della Madonna, dato durante la seconda apparizione (27 novembre 1830), come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di grazie.