Giubileo 2025,
Peregrinantes in Spem
La tradizione vuole che ogni Giubileo venga proclamato tramite la pubblicazione di una Bolla Papale (o Bolla Pontificia) d’Indizione. Per “Bolla” si intende un documento ufficiale, generalmente scritto in latino, con il sigillo del Papa, la forma del quale dà nome al documento stesso. All’inizio il sigillo era solitamente di piombo e recava sul fronte l’immagine dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Fondatori della Chiesa di Roma, e sul retro il nome del Pontefice. Più tardi un timbro d’inchiostro sostituirà il sigillo metallico, ma questo continuerà ad essere utilizzato per i documenti di maggiore rilievo. Ogni Bolla è identificata dalle sue parole iniziali. Per esempio, San Giovanni Paolo II ha indetto il Grande Giubileo dell’Anno 2000 con la Bolla Incarnationis mysterium (“Il Mistero dell’Incarnazione”), mentre Papa Francesco ha indetto il Giubileo Straordinario della Misericordia (2015-2016) con la Bolla Misericordiae vultus (“Il volto della misericordia”). La Bolla di indizione del Giubileo, in cui si indicano le date dell’inizio e del termine dell’Anno Santo, viene emanata di solito l’anno precedente, in coincidenza con la Solennità dell’Ascensione. Per il Giubileo del 2025, il Santo Padre, Papa Francesco, ha letto la bolla Spes non confundit, durante la cerimonia di consegna nell’atrio della Basilica di San Pietro in Vaticano, il 9 maggio 2024.
Qui la bolla di indizione del Giubileo 2025: https://www.vatican.va/content/francesco/it/bulls/documents/20240509_spes-non-confundit_bolla-giubileo2025.html
Il Giubileo 2025 si aprirà ufficialmente il 24 dicembre 2024 alle ore 19.00, con il rito di Apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro da parte del Santo Padre, che a seguire presiederà la celebrazione della Santa Messa nella notte del Natale del Signore all’interno della Basilica. L’evento potrà essere seguito tramite i maxischermi installati in Piazza San Pietro.
Per la Santa Messa in piazza San Pietro non sono necessari biglietti, è sufficiente l’iscrizione all’evento tramite il Portale del sito ufficiale del Giubileo: https://register.iubilaeum2025.va/events/8.
Il messaggio del vescovo Mosciatti
Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. «Spes non confundit, la speranza non delude (Rm 5,5)». La speranza è proprio il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il papa indice ogni venticinque anni. […]
La speranza che l’imminente Giubileo vuole aiutarci a recuperare è una speranza piena di realismo. È una speranza a cui guardare in mezzo a tutte le tragedie, le guerre, le contraddizioni e le povertà infinite, personali e collettive, che assediano il nostro presente.
È come un’àncora a cui aggrapparsi per non naufragare. Questa speranza, che è Cristo stesso, è la riscoperta di un significato in grado di dare una forma e un respiro nuovo alla vita nel mondo. E la forza di questa speranza è già sperimentabile ora, nella prospettiva di un bene che non può finire. La strada per tutto questo è il perdono, la riconciliazione, il riconoscimento del proprio limite, la mendicanza di una salvezza che non possiamo fabbricare con le nostre sole mani. In questo Giubileo potremo fare esperienza di questo perdono, di questo ritorno alla casa del Padre.
News
Il pellegrinaggio dalla Diocesi di Imola
La Diocesi di Imola in pellegrinaggio il 26 marzo
I fedeli imolesi varcheranno la porta santa di San Pietro il 26 marzo 2025, non prima di aver assistito all’udienza di papa Francesco delle 9. Pertanto i pullman dalle città della nostra diocesi partiranno alle 2.30 del mattino per poi rientrare in giornata. La quota di partecipazione è di 75 euro e non è previsto il pernottamento.
Il pellegrinaggio è un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. «Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita – spiega il papa nel suo messaggio -. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. Anche nel prossimo anno i pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare. […] Transitare da un Paese all’altro, come se i confini fossero superati, passare da una città all’altra nella contemplazione del creato e delle opere d’arte permetterà di fare tesoro di esperienze e culture differenti, per portare dentro di sé la bellezza che, armonizzata dalla preghiera, conduce a ringraziare Dio per le meraviglie da Lui compiute. Le chiese giubilari, lungo i percorsi e nell’Urbe, potranno essere oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza, anzitutto accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, insostituibile punto di partenza di un reale cammino di conversione».
L’Inno del Giubileo
Pellegrini di speranza
Testo di Pierangelo Sequeri
Fiamma viva della mia speranza
questo canto giunga fino a Te!
Grembo eterno d’infinita vita
nel cammino io confido in Te.
Ogni lingua, popolo e nazione
trova luce nella tua Parola.
Figli e figlie fragili e dispersi
sono accolti nel tuo Figlio amato.
Fiamma viva della mia speranza
questo canto giunga fino a Te!
Grembo eterno d’infinita vita
nel cammino io confido in Te.
Dio ci guarda, tenero e paziente:
nasce l’alba di un futuro nuovo.
Nuovi Cieli Terra fatta nuova:
passa i muri Spirito di vita.
Fiamma viva della mia speranza
questo canto giunga fino a Te!
Grembo eterno d’infinita vita
nel cammino io confido in Te.
Alza gli occhi, muoviti col vento,
serra il passo: viene Dio, nel tempo.
Guarda il Figlio che s’è fatto Uomo:
mille e mille trovano la via.
Fiamma viva della mia speranza
questo canto giunga fino a Te!
Grembo eterno d’infinita vita
nel cammino io confido in Te.